L’avversario di domenica: il Ponte San Pietro

Una storia con fondamenti svizzeri, uno stadio di qualità riconosciuto anche dall’UEFA e un certo Ferreira Pinto nel motore

La formazione di Mister Curioni, nonostante l’andamento fin qui non idilliaco, è pronta a dare battaglia sportiva per risalire la classifica.

CAMPIONATO
Una sola gioia da tre punti con l’unica vittoria stagionale nell’incontro casalingo contro il Seregno, un pareggio e cinque sconfitte sono il bottino fin qui ottenuto dal Ponte San Pietro in questo inizio di campionato.
La squadra ha sempre messo a segno almeno una rete in tutte le partite, con sette gol realizzati di cui uno su rigore, ciò significa che in fase offensiva è sempre presente e pericolosa ma, come contraltare, spiccano anche le dodici reti incassate (con due penalty), un dato da tenere in considerazione e su cui lavorare per migliorare. A livello statistico, trovano posto diciotto ammonizioni ed una espulsione.

CAPOCANNONIERI
Al momento sono due i capocannonieri della formazione; Adriano Ferreira Pinto e Chinaecherem Ibe. Il primo è una vecchia conoscenza del calcio professionistico, avendo militato in Serie A con la casacca dell’Atalanta mentre Ibe è una seconda punta di origini nigeriane che, nonostante la giovane età, ha già un bagaglio importante alle spalle avendo giocato, tra le altre, nella Cremonese, nel Legnano e nel Villafranca.

L’ALLENATORE
Giacomo Curioni, ex giocatore cresciuto calcisticamente nelle file del Como, ha militato nel Brescello, nella Canzese, nel Renate, nel Turate, e nell’Insubria Caronnese, terminando la carriera nell’Aurora Seriate; dopodiché ha iniziato la professione di allenatore nell’Arcellasco in Promozione, per poi passare alla formazione Juniores del Lecco. Dal 2016 al 2019 invece guida il Ponte San Pietro prima di trasferirsi alla Virtus Ciserano, dove rimane una sola stagione.
Ritorna al Ponte San Pietro lo scorso 24 novembre, subentrando all’esonerato Giuliano Melosi, prendendo la squadra ultima in classifica ad un solo punto, frutto di un pareggio e quattro sconfitte, con l’intento di risalire la classifica in breve tempo.

IL VETERANO
Adriano Ferreira Pinto, centrocampista-attaccante brasiliano classe ’79, è attualmente il giocatore in rosa più “vecchio” ma che può vantare una notevole esperienza maturata sui campi della massima serie professionistica.
Dagli inizi nell’União São João all’arrivo in Italia, nel Lanciano, dove comincia a far intravedere le sue qualità, che non passano inosservate; difatti viene ingaggiato dal Perugia che lo fa esordire in Serie B nel 2004 contro il Crotone, prima di continuare la carriera nel Cesena.
Ma è nell’Atalanta che mostra tutto il proprio bagaglio, sotto la guida di Stefano Colantuono che aveva già avuto con il club umbro; in sette anni segna una quantità industriale di reti, giocando un ottimo calcio. Probabilmente è il periodo migliore vissuto sul rettangolo verde da Ferreira Pinto che, una volta chiusa l’esperienza orobica, si trasferisce al Varese e da qui al Lecce fino ad approdare, nel 2014, al Ponte San Pietro.

STADIO
L’impianto dedicato a Matteo Legler, imprenditore tessile di origine svizzere che sdoganò il calcio in queste zone, può ospitare fino a duemila spettatori ed è uno stadio di primo livello, che risponde anche ai requisiti richiesti dall’UEFA, comprensivi dell’illuminazione a led di nuova realizzazione.
Proprio per questo motivo l’Atalanta, a inizio stagione, aveva scelto questo stadio come riserva – in caso di indisponibilità del Gewiss Stadium – per ospitare gli allenamenti delle avversarie europee presenti nel girone D di Champions quali Liverpool, Ajax e Midtylland. Difatti i regolamenti internazionali richiedono che la società ospitante metta a disposizione degli avversari il proprio stadio per l’allenamento di rifinitura e, in automatico, deve anche designare uno stadio di riserva qualora l’impianto principale risulti indisponibile.
La scelta quindi della formazione orobica è caduta sul “Matteo Legler”, stadio chiamato anche “Wembley” e che aveva ospitato, nel 1970, la coppa “Ottorino Barassi”, disputata tra il il Ponte San Pietro e gli inglesi dell’Enfield.

STORIA
La società è stata fondata nel lontano 1910 da alcuni studenti della zona assieme ad un gruppo di operai svizzeri impiegati alla ditta Legler con la denominazione di Società Sportiva Vita Nova, il cui primo presidente risulta essere Matteo Legler.
Durante tutti questi anni, caratterizzati da promozioni e retrocessioni ma anche da vari trofei conquistati, ha mutato denominazione molteplici volte: da Società Sportiva Vita Nova è passata a Società Sportiva Pro Ponte nel periodo fascista, per poi assumere il nome di Unione Sportiva Ponte San Pietro.
Nel 2007 il nome muta ancora in Associazione Calcistica Ponte San Pietro-Isola, meglio noto come Pontisola, che mantenne fino allo scorso anno, quando assunse la denominazione di Associazione Calcistica Ponte San Pietro.
Ultimo, ma non meno importante: dal 2018, la società è il primo “Centro di Formazione Atalanta” riconosciuto ufficialmente grazie ad un importante accordo tra i rispettivi settori giovanili. 

ROSA (età media 20 anni e 3 mesi)
Portieri: Nozza Bielli Lorenzo (2002) – Pagno Andrea (2001)
Difensori: Alborghetti Mattia (1998) – Becherini Marco (2003) – Costa Marco (1997) – Kritta Marwane (2002) – Mara Nicholas (1994) – Zambelli Lorenzo (2001) – Zenoni Nicola (2001) – Zonca Alessandro (2003)
Centrocampisti: Brignoli Simone (2000) – Burato Andrea (1990) – Mandelli Lorenzo (1998) – Monaco Valentino (2003) – Rota Luca (2001)
Attaccanti: Bonelli Andrea (1998) – Capelli Andrea (1999) – Ferrari Alex (2002) – Ferreira Pinto Adriano (1979) – Ibe Chinaecherem (1998) – Merati Stefano (2001) – Milesi Stefano (2002) – Perego Davide (1998) – Travellini Nicola (2000) – Wahab Edoardo (2002)
Allenatore: Curioni Giacomo (1981)
(fonte: acpontesanpietro.it)

Rubrica a cura di
Stefano Benetazzo

Davide Albano dirige Ponte San Pietro-Desenzano Calvina

L’arbitro veneziano, neo promosso nella CAN D, dirigerà la partita di campionato di domenica tra i gardesani e bergamaschi

Domenica 20 dicembre si torna in campo, per disputare la partita dell’ottavo turno di andata del campionato di Serie D, girone B.

Si gioca alle ore 14.30 allo stadio “Matteo Legler”, ubicato in via Trento e Trieste 20 a Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo.

Ad arbitrare l’incontro sarà il Signor Davide Albano della sezione di Venezia, il quale sarà assistito dai Sigg. Cosimo Schirinzi di Casarano e Gianmarco Spagnolo di Lecce.

Davide Albano, visto l’ottimo andamento mostrato sui campi nelle scorse stagioni, è stato promosso alla CAN D nell’estate del 2020, assieme a Mattia Drigo della sezione di Portogruaro.

Per il direttore di gara si tratta della terza partita in Serie D in questa stagione dopo Montevarchi- Cannara alla prima giornata e Fossano – Varese alla quinta.
Per il Sig. Davide Albano è la prima volta, in carriera che arbitra una partita sia del Desenzano Calvina che del Ponte San Pietro.

credits: Stefano Benetazzo

L’avversario di domenica: la Vis Nova Giussano

Dall’Independiente ad Aldo Boffi e Stefano Borgonovo; la storia dei neroverdi è di alto livello e tutta da scoprire

CAMPIONATO
La Vis Nova Giussano ha un bilancio di due vittorie, un pareggio e tre sconfitte, con 4 reti segnate e 12 incassate. A questi numeri, fanno da corollario gli undici cartellini gialli e le tre espulsioni.
La formazione di Mister Mastrolonardo è reduce dall’incontro casalingo al cardiopalma di domenica scorsa contro il Caravaggio, battuto 3-2 ma con non poche sofferenze, in special modo nel finale di partita.

IL CAPOCANNONIERE
Quando segna lui, la squadra vince.
188 cm per 81 kg, attaccante, nato il 21 giugno 2002. Stiamo parlando di Tancredi Fadda, attuale capocannoniere dei neroverdi con due reti in cinque partite, entrambe decisive, messe a segno alla prima giornata contro il Tritium, battuto 1-0 grazie alla rete realizzata al 45’ minuto della ripresa e nel successo per 3-2 contro il Caravaggio di domenica scorsa, anche in questo caso sul filo di lana, visto che il gol è stato siglato al 43’ della seconda frazione di gioco. Neanche a dirlo, entrambe le reti portano la firma di Fadda,

LA BANDIERA
La bandiera della squadra è Domenico Caruso, centrocampista classe 1988, destro naturale e capitano dei neroverdi, in questa stagione ancora a secco in fatto di reti ma sempre in campo in tutte e sei le partite fin qui disputate.

STORIA
C’è una data estremamente importante che contraddistingue la società, che è quella del 17 novembre 1920, quando venne fondata la Vis Nova Sport Club, la quale debuttò in quarta divisione tre anni dopo per poi continuare il suo percorso, che la porterà a disputare i campionati nazionali di Prima Divisione.
Nel giugno del 1940, la società viene ricostituita grazie all’iniziativa di Rino Annoni assumendo la denominazione di Associazione Sportiva Vis Nova.

Un’altra data significativa è il 19 marzo 1964, giorno in cui venne inaugurato il campo da gioco denominato “Caduti di Superga”, dove faranno la loro apparizione anche gli argentini dell’Independiente; si, perché nell’agosto del 1965 la squadra di Mister Manuel Giudice scelse Giussano per disputare i propri allenamenti in vista della partita di andata contro l’Inter, valida per la Coppa Intercontinentale. Per la cronaca quella partita venne vinta dai nerazzurri per tre reti a zero, risultato che – abbinato allo 0-0 del ritorno – portò la formazione di Helenio Herrera alla conquista del trofeo.

Successivamente, molta importanza è stata data allo sviluppo del settore giovanile e, negli ultimi anni, grazie al certosino lavoro del Direttore Generale Marco Barollo e dell’indimenticato Stefano Borgonovo (al quale è stato intitolato lo stadio, ndr), i risultati non hanno tardato ad arrivare, con le tre promozioni consecutive che hanno condotto l’Associazione Sportiva Vis Nova Giussano – la cui nuova denominazione è stata assunta nel 2002 – dalla Prima Categoria alla Serie D.

DALLA VIS NOVA ALLA CELEBRITA’
Dal verdenero all’azzurro al rossonero al neroazzurro all’azzurro fino al tricolore.
No, non stiamo elencando la tabella dei colori, ma semplicemente stilando la carriera di uno dei più grandi centravanti italiani, che risponde al nome di Aldo Boffi, cresciuto calcisticamente nelle fila dei verdenero della Vis Nova prima di essere acquistato dagli azzurri del Seregno, club con il quale debuttò in Serie B.
Nel 1936 avvenne il passaggio al Milano (il nome adottato all’epoca dal Milan per ragioni politiche) dove rimase fino al 1943 disputando stagioni che hanno scritto la storia dei rossoneri.
Alla ripresa del campionato, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, giocò con i nerazzurri dell’Atalanta senza ottenere grandi successi per poi fare ritorno agli azzurri del Seregno, dove chiuse la carriera.
A tutto questo si aggiungono due apparizioni con la maglia dell’Italia.

Altro giocatore che mosse i suoi primi passi calcistici nella Vis Nova è stato il portiere, classe 1928, Ottavio Bugatti, il quale si era poi trasferito al Seregno, dove trovò come compagno proprio Aldo Boffi, ormai a fine carriera.
Due buone stagioni, nonostante la retrocessione, valsero a Bugatti il passaggio alla SPAL neo promossa in Serie A, voluto fortemente dal presidente Paolo Mazza. Da Ferrara la sua carriera progredì notevolmente, con il trasloco al Napoli dove rimase per otto anni, diventando una colonna portante del club partenopeo tanto da spalancargli le porte della nazionale italiana.
Chiuse una proficua carriera nell’Inter prima di intraprendere il ruolo di allenatore.

La Rosa della Vis Nova Giussano
Portieri: Borello Simone (2002) – Ragone Cristiano (1999) – Stropeni Paolo (2000)
Difensori: Airoldi Cristian (2002) – Boga Matteo (2001) – Cammarano Andrea (2003) – Colombo Marco (2002) – De Lisio Luca (1987) – Dugnani Luca (1996) – Fossati Simone (1988) – Gnaziri Eddy Marc Alain (1992) – Venier Andrea (2002)
Centrocampisti: Caruso Domenico (1988) – Cazzaniga Mario (2001) – Della Torre Gabriele (1999) – Drovetti Davide (1999) –  Giandinoto Paolo Valter (2002) – Lacchini Mattia (1995) – Molteni Stefano (1997) – Orellana Cruz Marcelo (2001) – Proserpio Nicola (1997) – Redaelli Alberto (2002) – Tremolada Alessio (1988)
Attaccanti: Bayo Lamin (oooo) – Comi Alessandro (1990) – Fadda Tancredi (2002) – Fanti Federico (2002) – Niang Mansour (1993) – Valtulina Marco (1988)
Allenatore: Mastrolonardo Agostino

Rubrica a cura di
Stefano Benetazzo

Un arbitro isontino per Desenzano Calvina – Vis Nova Giussano

La gara di domenica 13 Dicembre sarà diretta dal Sig. Filippo Okret, neo promosso nella CAN D, al primo incontro per entrambe le squadre

Il Desenzano Calvina torna in campo per disputare la partita contro la Vis Nova Giussano, incontro del settimo turno di andata del campionato di Serie D, girone B.

Si gioca domenica 13 dicembre alle ore 14.30 allo stadio “Tre Stelle” di Desenzano del Garda.

Ad arbitrare la partita sarà il Sig. Filippo Okret della sezione di Gradisca d’Isonzo, coadiuvato dagli assistenti Sigg. Stefano Gaddoni della sezione di Faenza e Dario Giaretta di Bassano del Grappa.

Il direttore di gara è stato promosso nella CAN D al termine della stagione 2019-2020, come annunciato lo scorso 1° luglio nella consueta riunione del Comitato Nazionale dell’AIA, svoltasi a Roma.

Okret ha ottenuto la promozione dopo un solo anno di permanenza nella Commissione Arbitri Interregionali (CAI), dove ha diretto incontri di Eccellenza in tutto lo stivale.

Il fischietto isontino ha esordito in Serie D il 7 Ottobre scorso nella partita Cartigliano – Luparense F.C., terminata 0 – 1 grazie alla rete su calcio di rigore all’11’ del secondo tempo di Venitucci, valevole per la terza giornata del girone C. In quell’occasione era assistito dagli assistenti Francesco Forgione e Antonio Monfregola.

Per il Sig. Filippo Okret si tratta del primo incrocio professionale con entrambe le squadre.

Calciatore positivo al Covid-19, Desenzano-Sona ancora rinviata

Dopo la positività accertata ad un giocatore del Desenzano Calvina, slitta ancora la partita contro il Sona a data da destinarsi

Quella partita non s’ha da fare“. Lo spunto dalla citazione manzoniana descrive in pieno la travagliata calendarizzazione di Desenzano Calvina – Sona. La gara di andata della 5^ giornata fissata in principio al 25 ottobre, viene rinviata in principio all’11 Novembre per una riscontrata positività al Covid-19 nello staff della squadra veneta. Ieri la LND anticipa la gara in questione a domenica 8 Novembre per accellerare i tempi in cui le partite di campionato verranno recuperate.

Ma stamattina il Covid torna a colpire su questa gara. Un giocatore, stavolta della squadra gardesana, risulta positivo al tampone. La diagnosi impone quindi lo stop a tutta la rosa, ai tecnici e ai dirigenti venuti a contatto con il giocatore per i dovuti accertamenti.

Da qui il rinvio della partita, ma stavolta la data non la scriviamo, non porta fortuna.

La seduta d’allenamento prevista per oggi al “Maraviglia” di via Durighello non viene disputata.

Desenzano Calvina, una cinquina che fa molto male

Termina 5-0 la sfida di Lodi contro un Fanfulla determinato e cinico sia in campo che sotto porta

Una sconfitta così cocente al Dossenina non se la sarebbe aspettata nessuno. Difficile commentare uno 0-5 così evidente: in parole povere il Fanfulla ha una marcia in più e il Desenzano risulta sciapo e non determinato.
Ne consegue un 5-0 per il Fanfulla che ci sta tutto.
Una giornata iniziata male per finire peggio. All’arrivo al campo, mister Florindo affondando di almeno 5 cm le sue scarpe sul terreno pesante al punto di essere definito imbarazzante, decide di cambiare la formazione che ha in mente alla partenza da Desenzano e opta per una scelta su giocatori di peso e di esperienza. L’equilibrio dura solo un quarto d’ora quando il Fanfulla sblocca il risultato.
Anastasia approfitta di un errato disimpegno gardesano e con una conclusione di potenza non lascia scampo a Sellitto. La punta lodigiana non si accontenta e poco dopo azzecca lo spunto per il bis involandosi verso la porta freddando ancora Sellitto con un diagonale. In mezzo ai due episodi Franzoni avrebbe potuto ristabilire le sorti, la sua conclusione sul secondo palo termina sul fondo di poco, è vero che quel pizzico di fortuna in più avrebbe potuto delineare un’altra partita, ma è troppo poco questo per una scusante a discolpa di una debacle così evidente.
Al 28′ del primo tempo Recino regala un brivido, ma il Fanfulla riprende la marcia: contro Cirigliano si oppone bene Sellitto che devia sul palo la conclusione tesa ma al 34′ Qeros, ripresa bene una palla respinta dalla difesa sulla conclusione di Baggi, insacca per il 3-0.
La reazione del Desenzano Calvina non c’è e il Fanfulla non lascia scampo. Al 40′ Cazzamalli ferma fallosamente un centimetro dentro l’area Qeros e dal dischetto Colombi spiazza Sellitto per il 4-0.
In avvio di ripresa mister Florindo mette in campo quattro innesti, malgrado questo però il Desenzano resta in balia degli eventi e ci si avvia al 90′ con tanta rassegnazione.
Ultimo lampo di partita ad opera di Mangiarotti che 3 minuti dopo il 90′ affonda il dito nella piaga per il definitivo 5-0.

TABELLINO

FANFULLA – DESENZANO CALVINA 5-0 (pt. 4-0)
RETI: 18’pt. e 22’pt. Anastasia, 34’pt. Qeros, 40’pt. Colombi su rigore, 48’st. Mangiarotti
FANFULLA: Cizza, Baggi, Davide Bernardini (dal 35’st. Stefano Bernardini), Laribi (dal 22’st. Zazzi), Serbouti, Fabiani (dal 22’st. Bertelli), Anastasia (dal 38’st. Mangiarotti), Brognoli (dal 32’st. Guerrini), Colombi, Qeros, Cirigliano. Allenatore Andrea Ciceri
DESENZANO CALVINA: Sellitto, Zanolla, Perotta (dal 1’st. Missaglia), Palmieri, Chiari (dal 1’st. Mauri), Sorbo, Crema (dal 1’st.Turlini), Cazzamalli, Recino, Franchi, Franzoni (dal 1’st. Luca Ruffini). Allenatore Michele Florindo.
ARBITRO: Gianluca Natilla di Molfetta, assistenti Giovanni Battista Citarda di Palermo e Lorenzo Savasta di Bra (Cuneo)
AMMONITI: Cazzamalli, Zanolla e Perotta (Desenzano Calvina); Colombi, Bernardini D. (Fanfulla)