L’avversario di domenica: il Breno

Il Piccolo Torino della Valcamonica è tornato ai fasti di un tempo, grazie alla lungimiranza di un Presidente attento alle esigenze societarie

Da Mario a Mario. No, non abbiamo sbagliato a scrivere, stiamo dicendo sul serio.

Il Breno è riuscito a ritornare ai fasti di un tempo grazie alla determinazione e all’ottimo lavoro societario del Presidente Mario Cocchi, che ha preso in mano le redini nel 2013; con costanza e un lavoro certosino è riuscito a creare un gruppo compatto, impostando un’ottima organizzazione.

L’altro Mario di cui parlavamo siede invece in panchina dal 2018. Si tratta di Mario Tacchinardi, l’allenatore della squadra che tanto bene ha fatto in questi tre anni. E’ alla prima esperienza in veste di coach ma i risultati ottenuti fino a questo momento sono assolutamente eccellenti.

CAMPIONATO
Il Breno si presenta all’appuntamento di domenica reduce dallo stop forzato dell’Epifania a causa dell’intensa nevicata che ha impedito loro di disputare l’incontro casalingo contro la Real Calepina; sono così due le partite che la formazione di Mister Tacchinardi deve recuperare.
Oltre alla citata, vi è anche l’incontro dello scorso 13 dicembre contro il NibionnOggiono.
Ad oggi, quindi, il Breno in otto partite disputate non ha ancora assaporato il gusto della vittoria; sì, perché fin qui ha collezionato sei pareggi e due sconfitte, mettendo a segno sette reti e incassandone ben dodici.
A questi dati, si aggiungono diciassette ammonizioni ed una espulsione, rimediata dal centrocampista Lorenzo Melchiori per doppia ammonizione nella partita persa 2-0 contro il Seregno.

IL CANNONIERE
Nonostante le sole sette reti segnate, tre di queste portano la firma di Alessandro Triglia, attaccante classe ’88 originario di Pietrasanta, in provincia di Lucca, cresciuto calcisticamente nelle giovanili dello Spezia prima di militare con il Casale e il Voghera in Serie D, che dalle parti di Desenzano del Garda conoscono bene.
Triglia infatti è un’ex della partita, avendo giocato con il Calvina nella stagione 2019-20, dove ha contribuito ad una salvezza in rimonta all’ultima giornata indossando anche la fascia di capitano. Triglia, in quel match contro il Lentigione, si è procurato il rigore – poi trasformato dallo stesso attaccante – del pareggio prima di servire al compagno di squadra Miglio la palla del definitivo 2-1, che ha sancito una vittoria indispensabile per rimanere in Serie D.
“Penso che rimarrà la più bella esperienza della mia carriera, per il gruppo che ho trovato; ho realizzato 22 gol in Eccellenza e 15 in Serie D, sono stato dapprima vice capitano e poi, quando Mauro Moretti ha smesso di giocare a 41 anni, sono diventato capitano” aveva dichiarato pochi mesi orsono lo stesso Triglia ricordando i due anni trascorsi alla Calvina.
A queste esperienze, nel curriculum trovano posto anche quelle con il Forte dei Marmi, Monselice, Castelsangiorgio e Rigamonti Castagneto in Eccellenza.

L’ALLENATORE
Un passato da calciatore nel ruolo di centrocampista e poi l’inizio in veste di allenatore.
Mario Tacchinardi, solo omonimo con il più famoso Alessio, nato a Codogno nel 1982, ha alle spalle una carriera quasi ventennale passata sui rettangoli verdi, dove spiccano in special modo le esperienze con la Cremonese, il Pizzighettone, il Pergocrema e il Crema. In totale, ha collezionato 230 presenze in Serie C e cento in Serie D.
Appese le scarpette al chiodo, Tacchinardi ha intrapreso la carriera da allenatore, con una breve parentesi nelle giovanili del Torrazzo prima di approdare sulla panchina del Breno, dove siede dalla stagione 2018-’19 e, visto l’ottimo lavoro effettuato, è stato riconfermato anche per i successivi due anni.

LA STORIA
Filippo Tassara e l’Avvocato Giovanni Gheza, assieme ad alcuni volontari locali, nel 1946 fondarono l’Unione Sportiva Breno, nato sulle ceneri di un sodalizio risalente agli anni Venti partecipando, per i primi due anni, solo a campionati locali, arrivando comunque dapprima alla promozione in quella che oggi è l’attuale Serie D e successivamente ad un passo dalla Serie C, chiudendo il campionato al secondo posto alle spalle del Lecco.
A cavallo degli anni Cinquanta avviene il salto in Promozione, al culmine di una stagione di altissimo livello che porta il Breno ad ottenere anche dieci vittorie consecutive, tali da essere definito il “Piccolo Torino della Valcamonica” addirittura da “La Gazzetta dello Sport”.
Da qui facciamo un grande balzo in avanti, fino ad arrivare al 1989-’90 quando la società vince il campionato di Promozione nonché la Coppa Italia Dilettanti, che la proietta in Serie D dove però vi resta per poco tempo.
Retrocessioni, problemi societari e tre rifondazioni segnano non poco il Breno, il quale cessa l’attività il 25 giugno del 2012, cedendo il titolo sportivo attraverso la fusione con il Maclodio, rimanendo quindi inattiva per la successiva stagione.
Fortunatamente si è trattato solo di una brevissima parentesi, perché nel 2013 la società viene rifondata, assumendo il nome di ASD Breno Futura, la cui presidenza è assunta dal ragioniere Mario Cocchi, il quale sta fornendo un forte impulso e un’ottima organizzazione per continuare a mantenere alto il nome del Breno nel presente e nel futuro.

ROSA (età media 21 anni e 8 mesi)
Portieri: Lollio Bruno (2002) – Serio Marco (1991) – Tota Simone (2002)
Difensori: Baccanelli Fabio (2001) – Baltrunas Zygimantas (2002) – Carminati Alberto (1999) – Morandini Marco (2002) – Ndiour Ibrahima (2000) – Nolaschi Luca (2001) – Pelamatti Mattia (2002) – Rossi Nicola (1994) – Tagliani Massimiliano (1989) – Testa Luca (2002)
Centrocampisti: Bellicini Luca (2002) – Boldini Giuseppe (1998) – Brancato Daniele (1994) – Galati Dennis (2001) – Lordkipanidze David (2001) – Manzoni Paolo (2001) – Melchiori Lorenzo (1996) – Mondini Gabriele (2000) – Sorteni Elia (1997) – Szafran Lucas (1996)
Attaccanti: Braidich Fabio Dario (1998) – Cinque Lorenzo (1991) – Libertazzi Alberto (1992) – Stefani Matteo (2003) – Tanghetti Daniele (1999) – Triglia Alessandro (1988) – Trovadini Andrea (2002)
Allenatore: Tacchinardi Mario (1982)

Rubrica a cura di
Stefano Benetazzo

Un fischietto rosa per il derby Desenzano-Breno

Sarà la Sig.ra Ilaria Bianchini di Terni a dirigere l’incontro valido per la 11^ giornata di campionato

Domenica 10 gennaio il Desenzano Calvina, reduce dal pirotecnico pareggio in rimonta di mercoledì per 3-3 contro il Crema, ospita il Breno allo stadio “Tre Stelle”.

Il fischio d’inizio è fissato per le ore 14.30 e ad arbitrare l’incontro sarà la Signora Ilaria Bianchini della sezione di Terni, assistita dai Sigg. Ares Beggiato di Schio e Alberto Callovi di San Donà di Piave.

In questa stagione il direttore di gara ha arbitrato sei incontri: Marignanese Cattolica 1923-Aglianese Calcio 1923 1-2, Roma Calcio femminile-Orobica Calcio Bergamo 2-0, Campodarsego-Luparense 0-2, Atletico Terme Fiuggi-Atletico Calcio P.S. Elpidio 3-0, Lazio Women-Pomigliano Calcio Women 3-1 e Calcio Chieri 1955-Castellanzese 1921 1-1. Ha estratto diciassette volte il cartellino giallo e una volta il cartellino rosso.

E’ la prima volta in carriera che Ilaria Bianchini incrocia sia il Desenzano che il Breno.

E’ anche la prima volta in stagione, sia per il Desenzano Calvina che per il Breno, che un arbitro donna incrocia le due squadre.

credits: Stefano Benetazzo

Mercato: dal Brescia tre nuovi innesti per mister Florindo

Tre giovani al Desenzano Calvina dalla Primavera del Brescia per rinforzare i reparti. Maksymowicz rientra alla Spal

Il Desenzano Calvina ritocca la rosa e rinforza tutti i reparti con tre giovani promesse in arrivo dal Brescia Calcio.
Si tratta del centrocampista Elia Pojani (desenzanese classe 2001), del portiere classe 2003 Matteo Gandini e l’attaccante Luca Forlani, anch’egli 17enne.

Lascia invece il Desenzano il portiere Damian Maksymowicz che rientra alla Spal. L’estremo difensore polacco classe 2002, sempre secondo a Sellitto, aveva giocato gli ultimi scampoli di partita contro la Tritium nell’ultima partita del 2020. Una presenza anche nella squadra Juniores di mister Ugolini nella gara del Durighello contro il Caldiero dove il portiere ormai ex Desenzano aveva giocato per tutti i 90 minuti.

Elia Pojani, Matteo Gandini e Luca Forlani sono da oggi già a disposizione di mister Florindo

Pirotecnico 3-3 del Desenzano Calvina a Crema

Emozioni, gol, carattere, determinazione e caparbietà, contro la capolista. Tre volte in svantaggio i gardesani riacciuffano il pari e nel finale (in dieci) sfiorano il colpaccio

“La partita è stata una delle più belle disputate in questo campionato, con contenuti tecnici elevatissimi e con reti di pregevole fattura; non si vedono tutte le volte questi gol in Serie D”.
Prendiamo le parole di Mister Michele Florindo per commentare la partita tra il Crema e Desenzano Calvina, terminata con uno spettacolare 3-3 e se non fosse per il tocco sotto misura di Franchi negli ultimissimi minuti di gioco finito sopra la traversa, per i gardesani ci sarebbe potuto scappare anche il bottino pieno.
Un pari che per il Desenzano può valere quasi quanto una vittoria perché oltre ai gol di pregevole fattura, si sono viste tutte le caratteristiche che l’allenatore biancazzurro sta plasmando alla sua squadra, e questo rappresenta un bel segnale in vista del derby di domenica contro il Breno, oggi spettatore dato il rinvio del match casalingo contro la Real Calepina causa intensa nevicata.

TABELLINO
CREMA 1908 – DESENZANO CALVINA 3-3 (pt 1-1)
RETI: 14’ pt Ferrari (C), 21’ pt Recino (D), 4’ st Ferrari (C), 10’ st Mauri (D), 25’ st Poledri (C), 33’ st Franchi (D)
CREMA 1908 (4-3-3): Pennesi; Mapelli, Viviani, Gerevini, Russo; Laner (23’ st Bignami), Mandelli, Poledri; Campisi (23’ Dell’Aquila), Ferrari (38’ st Salami), Bardelloni. A disposizione: Ziglioli, Stringa, Forni, Ruscitto, Otabie, Cocci. Allenatore: Andrea Dossena
DESENZANO CALVINA (3-5-2): Sellitto; Missaglia, Ruffini M., Sorbo; Zanolla (26’ st Chiari), Cazzamalli (29’ st Crema), Mazzotti, Perotta, Ruffini L.; Recino (20’ st Franchi), Mauri. A disposizione: Bolzoni, Ricciardi, Pellegrini, Franzoni, Carraro, Gubellini. Allenatore: Michele Florindo
ARBITRO: Gabriele Restaldo di Ivrea, assistenti Matteo Lauri di Gubbio e Lorenzo Chillemi di Barcellona Pozzo di Gotto
AMMONITI: 23’ pt Missaglia (D) per gioco scorretto, 30’ Mandelli (C) per gioco scorretto, 33’ Gerevini (C) per gioco scorretto, 20’ st Bardelloni (C) per gioco scorretto, 34’ st Ferrari (C) per gioco scorretto, 38’ st Franchi (D) per gioco scorretto, 42’ st Ruffini M. per gioco scorretto, 45’ st Andrea Dossena (allenatore Crema) per proteste
ESPULSO: 15’ st Missaglia (D) per doppia ammonizione
CORNER: 7-6 in favore del Crema
RECUPERO: 1’ + 4’

CRONACA
Il Desenzano prende subito il pallino del gioco, cercando di imporre il proprio palleggio e di creare dei pericoli alla capolista, tant’è vero che il primo pericolo è creato proprio dai gardesani al 4’, con la punizione di Recino dal limite dell’area deviata in angolo da Laner.
Il Crema gioca con tranquillità e senza fretta, trovando il gol del vantaggio dopo quattordici minuti con un bel tiro a giro di Nicola Ferrari dal limite dell’area, sul quale nulla può l’estremo difensore Sellitto, proteso in tuffo sulla sua sinistra.
La formazione di casa ha la possibilità di raddoppiare due minuti dopo con Campisi ma il tiro dell’attaccante viene respinto ottimamente dal portiere desenzanese in calcio d’angolo.
I biancazzurri non si perdono d’animo e con caparbietà trovano il pareggio con il bellissimo stacco di testa di Recino: un preciso cross dalla destra di Mauri trova il compagno di squadra libero di colpire un pallone che chiede solo di essere indirizzato verso la rete, non prima di aver sfiorato il palo interno. Il pari sembra impaurire i padroni di casa, che rischiano di capitolare dapprima con la buona incursione di Luca Ruffini – bravissimo a cercare Cazzamalli, arrivato però con un attimo di ritardo – ma soprattutto con la bellissima discesa di Mauri sulla destra al 33’ che trova Recino appena dentro l’area di rigore. La conclusione da ottima posizione del numero nove termina alta sopra la traversa.
Ma non finisce qui perché al 41’ è ancora Recino a concludere a colpo sicuro solo davanti alla porta, con Pennesi bravo e reattivo a deviare un gol praticamente fatto.
Prima dell’intervallo c’è spazio anche per un pericolo creato dal Crema, con il colpo di testa di Mapelli sul quale Sellitto non si lascia sorprendere, deviando d’istinto in calcio d’angolo.
Al rientro dagli spogliatoi, dopo soli quattro minuti la squadra di casa ritorna in vantaggio, ancora con un indomito Nicola Ferrari che sorprende il portiere avversario con un preciso colpo di testa sul secondo palo.
Il Desenzano non demorde, non abbassa la testa e continua ad attaccare e a fare il proprio gioco, ritrovando il pareggio al 10’ con un gran diagonale di Mauri, servito splendidamente da un Mazzotti in stato di grazia il quale, da quando è approdato al Desenzano, riesce sempre a mettere in mostra tutte le sue qualità.
La partita è bella, divertente e avvincente, i gardesani controllano e ripartono senza troppi affanni ma, al quarto d’ora, restano in dieci per l’espulsione- causa doppia ammonizione – di Missaglia, che costringe Mister Florindo a modificare l’assetto di gioco: si passa dal 3-5-2 al 4-3-2, con l’abbassamento di Luca Ruffini e Zanolla sulla linea difensiva, spostamento necessario per dare maggiore protezione alla squadra.
L’uomo in meno però non sembra farsi sentire e, anzi, pare ancora di essere in parità numerica visto l’ottima partita disputata anche successivamente al momento dell’espulsione.
Come è normale che sia gli spazi concessi aumentano e, in maniera quasi inaspettata, su uno di questi Poledri trova il varco giusto, al 25’, per concludere in porta con un gran destro a giro che riporta in vantaggio il Crema.
Per tre volte in svantaggio, per tre volte determinato a rimontare: il Desenzano riesce ancora a trovare il gol del pareggio, al 33’ minuto, con una bellissima semi rovesciata di Stefano Franchi – subentrato poco prima a Recino – che festeggia nel modo migliore il proprio compleanno.
Potrebbe andare ancor meglio quando, a un minuto dal 45’, lo stesso Franchi viene servito tutto solo davanti alla porta da Mauri ma il tiro a colpo sicuro termina alto sopra la traversa. Sarebbe stato il colpo del k.o, che avrebbe dato una vittoria quanto mai meritata al Desenzano, mostratosi bello, caparbio e sicuro delle proprie potenzialità e in grado di dominare la partita dall’inizio alla fine, giocando a testa alta contro qualsiasi avversario.

DAGLI SPOGLIATOI
“La partita è stata una delle più belle disputate in questo campionato, con contenuti tecnici elevatissimi e con reti di pregevole fattura; non si vedono tutte le volte questi gol in Serie D” ha commentato l’allenatore gardesano Michele Florindo al termine del match.

A Crema si sapeva sarebbe stato difficile poiché “era un banco di prova importante, nonostante alcune defezioni abbiamo fatto una grande partita, che abbiamo danneggiato rimanendo in dieci e questo è il rammarico più grande perché, in parità numerica e con i cambi che avevo a disposizione, sarebbe potuta andare diversamente e avremmo potuto raccogliere di più”.

Nemmeno il tempo di rientrare al centro sportivo che è già tempo di derby, domenica prossima infatti arriva il Breno e Mister Florindo è già in clima: “Dobbiamo prepararci bene per il derby, ci mettiamo subito al lavoro cercando di mettere insieme una formazione, dal punto di vista dell’atteggiamento, battagliera; terrò conto di questo per mettere in campo la formazione migliore perché in queste partite la componente agonistica è molto importante”.

Due parole anche sui singoli: “Franzoni non era ancora al cento per cento e ho preferito non rischiarlo in vista di domenica, affinché sia pronto per il derby mentre Franchi ha dimostrato di essere tornato e di stare bene, facendosi e facendoci un bel regalo”.

Stefano Benetazzo

Buon Compleanno a Stefano Franchi

L’attaccante del Desenzano Calvina compie oggi 36 anni. Gli auguri nel ritiro di Crema da parte di staff, tifosi, dirigenti e compagni

Nel ritiro pre partita del Desenzano Calvina, un momento di festa per festeggiare Stefano Franchi che oggi compie 36 anni, è infatti nato a Gardone Val Trompia (Brescia) il 6 Gennaio del 1985.

A Stefano vanno i migliori auguri di buon compleanno da parte di staff, dirigenti, tifosi, ma soprattutto dai compagni di squadra.
Poi testa alla delicata partita di oggi nella tana della capoclassifica