Juniores Nazionali, arrivederci alla stagione 2021/2022

Dopo i continui rinvii è arrivata la resa, il Campionato Nazionale Juniores – Under 19 stagione 2020/2021 viene definitivamente sospeso

Il Dipartimento Interregionale, considerata la situazione relativa al numero dei contagi da Covid-19 sul territorio nazionale nonché i provvedimenti restrittivi da parte del Governo riguardanti anche l’attività scolastica in presenza, comunica la sospensione definitiva del campionato nazionale Juniores Under 19 2020/2021.

Si precisa che, pur ipotizzando un format diverso del campionato con una composizione di gironi territorialmente meno disagiata, non si rinvengono le condizioni per una ripresa in assoluta sicurezza per i giovani calciatori. Peraltro, anche l’eventuale prolungamento della stagione sportiva, laddove eventualmente autorizzato dalla Figc, non risulta praticabile per la concomitanza con gli esami di maturità.

Bodini: quando la passione diventa un lavoro

Quando la fisioterapia interagisce alla perfezione con gli altri membri dello staff, i risultati sono assicurati e la soddisfazione è doppia

La passione si fonda con il lavoro in un connubio inscindibile e magico, che permette a Christian Bodini di realizzare i sogni di una vita: da una parte la voglia di crescere e di migliorarsi nella professione da sempre adorata e inseguita mentre dall’altra l’amore per lo sport più conosciuto e giocato al mondo, il calcio, amalgamando il tutto con l’amore e la comprensione di moglie e figli che da sempre lo appoggiano e lo sostengono incondizionatamente.

Dottore in fisioterapia dal 2007, con laurea conseguita all’Università degli Studi di Brescia, Christian Bodini è al settimo anno al Desenzano Calvina, dopo un passato da calciatore e due anni di esperienza a Casal Romano, nel mantovano.

Su cosa si basa il suo lavoro?
“Il mio lavoro si basa sulla riabilitazione del paziente in tre differenti ambiti: quello ortopedico, quello neurologico e infine quello geriatrico. Io mi occupo di riabilitazione sportiva e ortopedica alternando il trattamento di traumatismi a patologie croniche. Nello specifico di una squadra, tratto i traumi calcistici, gli infortuni cronici e le lesioni muscolari. Ovviamente la mia figura interagisce molto con quella del preparatore atletico”.

Si occupa sia della prevenzione che del recupero dagli infortuni; nel primo caso, viene stilato un programma di lavoro personalizzato?
“Assolutamente si, la prevenzione ha inizio con l’anamnesi del calciatore, sottoponendolo a test per valutarne possibili carenze nonché eventuali traumi passati; dopodiché si lavora direttamente sul lettino dove vengono effettuati i trattamenti”.

Per il recupero dagli infortuni, invece, lavora in autonomia oppure congiuntamente a medico, preparatore atletico e nutrizionista?
“Si lavora assieme. Quando si incorre in un grave infortunio il primo a intervenire è il fisioterapista, il quale si relaziona con lo specialista  che l’ha operato piuttosto che con il medico di squadra, dopodiché si interagisce con il preparatore atletico fino a quando il calciatore non ritorna in perfetta forma. Il fisioterapista ha le conoscenze per poter trattare più aspetti ma l’interazione tra le varie figure è fondamentale e, se fatto bene, l’atleta ne risente positivamente”.

Si sente spesso parlare di infortuni legati alle distrazioni muscolari, in particolar modo inerenti il quadricipite e il bicipite femorale; per quale motivo sono più soggetti?
“Andare a ricercare la vera causa dell’infortunio muscolare è difficile, ci potrebbe essere un aspetto fisico come la stanchezza piuttosto che lo stress, un’alimentazione ovvero un allenamento scorretto. Nella stragrande percentuale dei casi le lesioni più frequenti sono queste poiché sono due muscoli che vengono sollecitati tantissimo. Quest’anno poi con il Covid i ragazzi sono stati fermi tanto e ripartire dopo una lunga inattività non è stato semplice”.

Quali sono i gruppi muscolo-scheletrici più soggetti a contratture e/o distrazioni in un calciatore oltre ai sopra citati?
“Solitamente è il polpaccio, nello specifico i gemelli e il soleo, i muscoli che forniscono la spinta alla gamba. In una stagione si possono registrare circa venti-venticinque infortuni muscolari in questi distretti”.

Qual è il metodo di lavoro che utilizza? Viene usata solo la manualità oppure si ricorre anche all’ausilio di farmaci specifici?
“La valutazione rappresenta la base, cercare di capire cosa si è fatto il calciatore è importante, farsi raccontare cosa ha sentito e quali dolori avverte, per poi sottoporlo ad un esame diagnostico. Lo strumento più importante sono le mani anche se la tecnologia ha fatto passi da gigante, dando la possibilità di utilizzare, ad esempio, la tecar, l’onda d’urto, il laser e gli ultraasuoni. Per quanto concerne i farmaci, è una decisione prettamente medica, io non posso prescrivere nulla, nemmeno una infiltrazione al ginocchio”.

Come è cambiato il modo di lavorare con lo scoppio della pandemia Covid 19?
Assieme al medico, abbiamo constatato che chi contrae il Covid ne risente, perché fatica a rientrare in condizione e soffre di molteplici problematiche muscolo-scheletriche difficili da eliminare anche se si interviene il prima possibile”.

Il buon lavoro di un fisioterapista, oltre a mantenere in forma i calciatori, porta anche qualche punto in più in classifica?
“Dovresti chiederlo agli altri (ride, ndr). Sicuramente il lavoro fatto bene e in equipe è fondamentale. Vorrei approfittarne per difendere la nostra categoria; troppo spesso si vedono sui campi persone non laureate e poco preparate e questo non va bene: abbiamo a che fare con la salute dei ragazzi e sia la competenza che la professionalità sono importanti. Si, alla fine penso che l’ottima integrazione e le qualità citate portino qualche punto in più in classifica”.

 Cosa rappresenta per Lei il Desenzano Calvina?
“Quando ho scelto di rimanere in Serie D, mi sono licenziato dallo studio dove lavoravo poiché non riuscivo a gestirmi, con quattro allenamenti a settimana ai quali si aggiunge la partita. Quel momento rappresenta la svolta, perché oltre ad accettare la proposta ho anche aperto uno studio privato. Si tratta di una grande opportunità sia per il presente che per il futuro, la società è seria e chissà mai che non riesca a raggiungere il professionismo con questa squadra. La fisioterapia e il calcio sono le mie passioni e unirle rappresenta per me il massimo”.

C’è qualche aneddoto curioso che può raccontarci inerente i calciatori biancazzurri?
“Un paio di volte è capitato di trattare un ragazzo che teoricamente non doveva giocare e, invece, è sceso in campo, segnando anche una rete; vederlo correre verso di me per ringraziarmi è stato bellissimo, mi ha fatto sentire importante sia per il ragazzo che per la squadra”.

In ultimo, lavora sia con il Desenzano Calvina che privatamente, è corretto?
“Esatto, dal mese di settembre del 2019 ho aperto uno studio nel mio paese, che si chiama LEA Medical e si trova a Gambara, in provincia di Brescia. Oltre a me, ci sono anche un’osteopata e un dietista, come si può vedere su lea.medical – pagina ufficiale sia di Facebook che di Instagram – nonché su bodini_fisioterapista, sempre su Instagram. Sono contento di come procede il lavoro sia privatamente che con il Desenzano Calvina”.

“Permettimi, infine, di mandare un ringraziamento a mia moglie Angela e ai miei figli Leonardo e Matilde, che mi aspettano a casa e che mi hanno sempre appoggiato, nonostante alcune volte tolga loro del tempo”.

Stefano Benetazzo

eSerieD, playoff matematici per il Desenzano Calvina

Le due vittorie contro Ostiamare e Nardò qualificano la squadra gardesana alla post season. Ancora quattro gare per provare a conquistare direttamente la finale scudetto

Desenzano Calvina sugli allori. Dalle due difficili gare che l’ha opposta all’Ostiamare e al Nardò dirette concorrenti alla qualificazione playoff, i gardesani ne escono vincitori.

Le gare conclusasi con l’identico punteggio di 1-0, danno la matematica qualificazione ai playoff al Desenzano Calvina puntando uno sguardo verso l’alto. Il regolamento infatti prevede che le prime due in classifica si qualifichino direttamente alla fase finale di Gallipoli dove verrà assegnato lo scudetto, mentre le 8 squadre seguenti si affronteranno in gare di andata e ritorno ad eliminazione diretta. Da questa coda post season, usciranno altre due compagini che staccheranno il biglietto per Gallipoli.

Nel primo incontro, disputato lunedì 8 Marzo, il Desenzano Calvina passa con il minimo scarto sul Nardò, squadra che occupa il terzo posto in graduatoria e diretta concorrente per la qualificazione diretta alla fase finale scudetto.

Il gol vittoria è opera di Pawel Wegrzyn, uno stacco di testa su suggerimento di Signorelli che non lascia scampo al portiere avversario.
Di seguito il filmato del gol di Wegrzyn.

Nel secondo incontro disputato martedì 9, il Desenzano Calvina si impone sul Nardò grazie al gol di Signorelli, che ringrazia la grande giocata di Castaldo il quale tra le linee riesce a piazzare un assist che il bomber biancoazzurro non può far altro che mettere in rete.
Sullo 0-0, il riflesso di De Angelis risulta provvidenziale, la scivolata dell’esterno di contenimento del Desenzano Calvina salva la propria porta sostituendosi al portiere Tassini.
Di seguito il contributo filmato dell’intervento di De Angelis e del gol di Signorelli:

Una vittoria che consente a De Riggi e compagni di inanellare la quinta vittoria consecutiva e la matematica qualificazione ai playoff.

La regular season del campionato eSerieD organizzato dalla LND, continua stasera con la gara che vedrà opposta il Desenzano Calvina alla capolista Trastevere, una squadra dal ruolino di marcia inviabile con

Un fiocco azzurro al Desenzano Calvina, benvenuto Christian

E’ nato questa mattina poco dopo le 11 Christian Mauri figlio del fantasista biancoazzurro. Congratulazioni da parte di tutta la famiglia biancoazzurra

Fiocco azzurro in casa Desenzano Calvina.  Alle 11:30 di oggi 9 Marzo 2021 è nato Christian, figlio di Mattia Mauri, calciatore della prima squadra del Calcio Desenzano Calvina.

Christian e la mamma Vanessa godono di ottima salute e Mattia sprizza gioia da tutti i pori della pelle.

Congratulazioni ai due neo genitori da parte di dirigenza, staff, giocatori, tesserati e tifosi del Desenzano Calvina.

Mattia Broli, il nutrizionista dei calciatori

Da calciatore a nutrizionista il passo è stato breve per il collaboratore di Mister Florindo e del Preparatore Atletico Nicola Marini

La passione per il calcio, la consapevolezza della strada da intraprendere nel presente e la voglia di crescere tutti assieme nel futuro; la carriera di Mattia Broli con il Desenzano Calvina è cominciata in veste di calciatore dapprima con Mister Beccalossi per proseguire con Mister Serafini e continuare con Michele Florindo dopodiché è iniziata la collaborazione in veste di nutrizionista.

Di cosa si occupa il nutrizionista?
“Nel mio caso mi occupo di dare ai ragazzi dei consigli nutrizionali sulla reidratazione e il reintegro dopo le partite, consigli che possano aiutarli nell’arco della stagione e nei periodi di partite congestionate. E’ una figura che sta prendendo sempre più piede. In futuro vorrei specializzarmi in veste di nutrizionista dei calciatori ma esterno alle società. Il nutrizionista esiste in alcune società di Serie A dove però hanno sia un ristorante che un cuoco, motivo per il quale queste figure si fondono e lavorano assieme, aspetto quasi impossibile in squadre di Serie D”.

Nutrizionista e dietologo non sono la stessa cosa, cosa differenzia le due professioni?
“Sono due figure separate, anzi in realtà sono tre. C’è il dietista, che ha una laurea triennale, che può preparare le diete solo dietro prescrizione medica; poi c’è il biologo nutrizionista che non può prescrivere farmaci e acquisisce la qualifica dopo cinque anni di studi in nutrizione umana e infine c’è il dietologo, che è un medico a tutti gli effetti, specializzato in nutrizione dopo un percorso di studi di sette anni che può anche prescrivere farmaci”.

Per ogni giocatore lei imposta una dieta su misura?
“Sulla squadra in generale no, mi limito a fornire buone norme che dovrebbero essere rispettate nell’arco della stagione e in determinati periodi, aumentando l’apporto di carboidrati quando si gioca l’infrasettimanale. Alcuni mi hanno chiesto un piano alimentare personalizzato, ma a livello privato”.

Un nutrizionista ha anche il compito di seguire i calciatori anche sotto il profilo psicologico, inerente l’alimentazione?
“Si, il rapporto psicologico è importante; la mia modalità di lavoro è volta alla ricerca di un’alta specificità del giocatore che, prima di tutto, è una persona. Stilo un piano alimentare partendo dalla compilazione di una scheda con gli alimenti preferiti, che rende tutto più sostenibile. Voglio sviluppare il contatto diretto con i giocatori ed essere il punto di riferimento per la risoluzione di qualsiasi problema alimentare”.

Ma tutti seguono scrupolosamente i suoi consigli oppure a volte qualcuno “sgarra”?
“Diciamo che sono più quelli che non li seguono che quelli che li seguono (ride, ndr) perché in questa categoria ognuno ha in testa di essere un giocatore di Serie D e spesso non vuole rinunciare ad alcune abitudini; io però non forzo nessuno a seguire un piano alimentare perché obbligandoti ottengo l’effetto contrario”.

Come è impostata una settimana-tipo, con la partita da giocare alla domenica?
“E’ sempre soggettivo, il piano alimentare deve essere disegnato su misura. Posso dire però che poche volte si arriva all’allenamento con una corretta idratazione; bere almeno 500 ml di acqua fino ad un paio di ore prima di scendere in campo per evitare l’ipoidratazione e prevenire gli infortuni è un aspetto fondamentale. Altra cosa importante è mantenere alto il quantitativo dei carboidrati, i grassi non devono superare i 63-65 grammi al giorno con un quantitativo proteico medio”.

Seguendo un regime nutritivo appropriato, migliorano le prestazioni sportive?
“Se è ben bilanciato e cucito su misura, le performance ne giovano sicuramente poi il tutto è sempre soggettivo. C’è da dire che molti infortuni accadono per un sovraccarico di lavoro oppure perché c’è un’alimentazione inadeguata e carente, come è emerso dalla compilazione dei diari alimentari: spesso i quantitativi calorici sono al di sotto di quelli richiesti, e il calciatore deve puntare sui carboidrati e limitare i grassi”.

Prima di una partita, qual è il menu dei giocatori?
Il menu è sempre il medesimo: verdure con patate, pasta, un secondo a scelta tra pollo, bresaola e crudo con del grana, crostata e caffè. Il totale parla di circa 1600 calorie con parecchie proteine e molti grassi; a mio parere il pasto pre-partita non dovrebbe prevedere il secondo e andrebbe limitato l’utilizzo dell’olio ma non ho ancora l’autorevolezza per poter impostare un piano alimentare specifico e forse per questa categoria non sortirebbe i giusti effetti”.

C’è un calciatore in particolare del Desenzano Calvina che è più attento degli altri all’alimentazione?
“Penso che Andrea Crema sia quello più determinato anche per la tipologia del piano alimentare che mi ha richiesto, improntato ad un giocatore di Serie C. Questo denota in lui la voglia di fare e di crescere”.

Come è iniziato il rapporto con l’attuale allenatore del Desenzano Calvina?
Avevo appena mandato un messaggio vocale a mister Florindo per avviare questo progetto e dopo pochissimo tempo mi ha chiamato dicendomi che qualsiasi cosa volevo chiedere avrei avuto il suo avallo. Questo mi ha fatto tanto piacere, oltre alla stima che i ragazzi mi dimostrano ogni giorno. La professionalità e la stima reciproca sono sempre rimaste intatte tra di noi”.

Mette a disposizione la sua professionalità anche per chi non c’entra nulla con il Desenzano?
“Si, al momento sto seguendo anche i privati, non solamente i calciatori; sto collaborando con tre centri e un altro è in fase di definizione. Sono un collaboratore sportivo e posso fornire consigli nutrizionali. Il mio futuro però lo vedo quasi totalmente sui calciatori, voglio affermarmi come il nutrizionista dei calciatori”.

Visto che lei segue anche persone al di fuori del mondo calcistico, come si fa per contattarla?
“Ho aperto da poco la pagina Instagram, si chiama “Football nutrition”.

Stefano Benetazzo

8 Marzo, auguri a tutte le donne del Desenzano

Nella giornata a loro dedicata, il Desenzano Calvina, presenta le donne che con minuzioso lavoro dietro le quinte, contribuiscono a rendere importante il gruppo.

Su queste pagine dove spesso si parla di imprese e partite di uomini, oggi, 8 Marzo Festa della Donna, vogliamo esprime un dolce pensiero a tutte le donne del Calcio Desenzano Calvina.

Se è vero che dietro ad ogni grande uomo c’è una grande donna, dietro le quinte del Desenzano Calvina c’è una squadra in rosa che silenziosamente dà il suo contributo affinché il gruppo diventi ogni giorno sempre più grande.

A queste donne va il nostro GRAZIE.

Un grazie alla pazienza di ELISA, che dalla sua segreteria tenta ogni giorno di chiamare Stefano che puntualmente non gli risponde;

un grazie a SANDRA che ogni giorno tiene a bada tutti gli atleti e con molta pazienza riesce a tollerare Claudio che gli stravolge tutti i programmi;

un grazie a DANIELA che si prende la responsabilità dei dirigenti del settore giovanile (tutti uomini) e cerca di far decollare il calcio femminile con la pazienza dovuta in tempi di Covid;

un grazie a CRISTINA perché se è vero che ognuno di noi ha la sua croce, lei grazie ai mister Giovanni e Mauro ne ha addirittura due;

un grazie a ANTONELLA che tre giorni alla settimana, riceve in ufficio i papà per le iscrizioni ai quali spiega le regole, poi spiega le regole, poi spiega le regole e poi spiega le regole….;

un grazie a NIVES per la pazienza quando in servizio alla biglietteria si accorge che Nando si è dimenticato di inserire un nome nella lista accrediti;

un grazie ad ALICE che allena le ragazze della squadra femminile con mister Nicola con il quale quest’anno riesce a scherzare sull’Inter che è davanti alla Juventus;

un grazie a ISABELLA perché per fare marketing in tempi di crisi economica occorre la pazienza di una donna;

un grazie a FABIANA, perché per essere la moglie del Presidente occorre avere tanta pazienza;

un grazie alla pazienza di GIULIA di Fotolive che alla domenica ricorda sempre ai telecronisti (uomini) di tenersi pronti per la diretta e invece allo scadere del conto alla rovescia non sono mai pronti;

un grazie alle nostre atlete del Calcio femminile per la loro voglia di far sentire la loro voce;

un grazie alle nostre tifose che ci seguono anche da lontano e che ogni domenica soffrono e gioiscono con noi;

un grazie alle mamme dei nostri atleti, alle mogli e alle fidanzate dei nostri campioni che sopportano con stoica pazienza gli alti e bassi del campionato

Oggi 8 Marzo, festa della Donna gli uomini del Calcio Desenzano Calvina esprimono il loro grazie di Cuore.

Grazie per la vostra passione, per la vostra professionalità, per il vostro amore che regalate ogni giorno a questa grande famiglia biancoazzurra.