Nelle parole, nei pensieri, nel dolore di chi l’ha vissuto quotidianamente
Stefano Tosoni, direttore generale:
” L’obiettivo di tutti noi dirigenti, il mandato che il Presidente Marai ci consegna, Γ¨ di dare l’opportunitΓ ai nostri ragazzi di seguire i propri sogni. Fa male perderti Lorenzo, fa tanto male. Faremo nostri i tuoi sogni, lotteremo per vederli realizzati ed esulteremo ancora una volta tutti insieme perchΓ¨ tu sarai con noi, dentro al cuore di ognuno di noi”
Massimo Lombardi, allenatore di Lorenzo nei suoi tre anni e mezzo in maglia biancoazzurra:
“Certe volte il cielo non lo capisco.
Ciao Lory,
Certe volte ci si sente in dovere di scrivere, ma questa volta nutro un sentimento emotivo forte a farlo.
Ti abbiamo conosciuto tre anni fa in un umido autunno e come ragazzo mi hai conquistato per la tua semplicitΓ ed il tuo sorriso. In questi anni abbiamo vissuto momenti stupendi insieme a tutti i ragazzi del gruppo 2007. Ci hai deliziato con la tua tecnica, con i tuoi dribbling e tunnel con urletto finale, ci hai divertito con i tuoi recuperi palla in un nanosecondo, hai creato spazi nel campo dove spazio non cβera β¦β¦. Fenomeno!
Ma soprattutto ci hai dimostrato i valori del divertimento, del sacrificio e del rispetto.
Sono sicuro che, se tu hai ricevuto da noi, solo un decimo, di quello che tu ci hai trasmesso, io mi sentirei al settimo cielo; appunto, quel cielo che io adesso non capisco, perchΓ© non Γ¨ giusto. Lui ti ha portato via senza preavviso, troppo presto, troppo in fretta. Adesso tu sei li, nel cielo e probabilmente vedi e capisci tutto, ma io quaggiΓΉ non comprendo, sono triste e arrabbiato.
Se Giovanni Paolo II ti avesse conosciuto, ti avrebbe detto: βLory, prendi la tua vita e fanne un capolavoroβ; tranquillo Lory, anche se te ne sei andato troppo presto, la tua vita Γ¨ stata un capolavoro. Adesso ovunque tu sei, io non posso fare altro che mandarti un bacio sulla fronte ed un abbraccio forte, purtroppo tutto qua, perchΓ© certe volte io il cielo proprio non lo capisco.
Corri Lory, corri Lory, in quel cielo che oggi io non capisco, ma che ti permetterΓ di scoprire tutti gli spazi che amavi trovare in campo.
Massi”
Claudio Monese, responsabile del Settore Giovanile:
“Lorenzo, hai spaccato i cuori di tutti noi, come facevi a centrocampo padrone assoluto nel rettangolo verdeβ¦
Conoscerti Γ¨ stato un privilegio, averti accolto nel Calcio Desenzano un dovere per la tua umanitΓ , il tuo proverbiale sorriso e le indiscusse qualitΓ tecniche. Ora correrai sopra il cielo, vedendo il campo dallβaltoβ¦. Quel cielo azzurro come i colori che amavi, che amiamoβ¦
Tutti ci chiediamo del perchΓ©, non trovando spiegazioniβ¦β¦
Chiedilo a chi di dovere del perchΓ©β¦..
Proteggici e gioca, dribbla, lancia, pensa, come era nel tuo stileβ¦
Ci mancherai Lorenzo e non sarà facile sostituire un calciatore come te⦠e sinceramente non vogliamo sostituirti ma tenerti accanto a noi ogni partita.
Un bacio, Claudio”
Roberto Galletti, direttore tecnico del settore giovanile agonistico:
“Lorenzo il Magnifico. Giocava con leggerezza, aveva una passione smisurata. Pur non essendo molto alto, in campo era un gigante, per determinazione e volontΓ . Ritengo si potesse dire che βviveva per giocare a calcio”. Lory sognava di fare il calciatore, sempre con il sorriso.
Credo di non averlo mai visto arrabbiarsi, lamentarsi; nemmeno quando, lo scorso anno, al suo primo allenamento con la juniores, si ruppe la caviglia. Due giorni fa, la sera dellβincidente, in ospedale, il papΓ , suo primo tifoso, mi ha confidato come, poche ore prima, Lorenzo fosse felice perchΓ© aveva appena finito di preparare la borsa per lβallenamento del giorno dopo. Gli volevamo bene tutti. Era un ragazzo fantastico e faceva parte di un gruppo stupendo, di amici veri, costruita con pazienza e ben allenata da Mister Lombardi, per rilanciare il calcio giovanile a Desenzano. Nel nome di Lorenzo questi ragazzi saranno amici βper sempre”.
Ciao Lory, mi raccomando. Anche in cielo continua a giocare con il sorriso!”