Una sinergia con Real Desenzanese e Rivoltella

Il Desenzano Calvina amplia il proprio raggio d’azione con l’avvio di una collaborazione con i due club per rafforzare la parte tecnica

Ancora un passo avanti per il settore giovanile del Desenzano Calvina con l’accordo di collaborazione tecnica tra il club del Presidente Marai e le società ASD Real Desenzanese e USD Oratorio Rivoltella. 

L’accordo di collaborazione con i due club, parte dalla ricerca strategica per il Desenzano Calvina, che attraverso scuola calcio e settore giovanile agonistico, conta di ampliare le prospettive di crescita sul territorio.

Juniores senza pace, la ripresa slitta ancora

In un comunicato diramato ieri dalla LND, il dipartimento interregionale porta il riavvio del campionato a metà Marzo. Ipotesi di un nuovo format

Il Campionato Nazionale Juniores Under 19, con il Covid proprio non riesce ad avere la meglio.
Un campionato iniziato a metà Ottobre, vede la sospensione dopo sole 4 giornate per l’aggravarsi dell’emergenza sanitaria.

Da allora una serie di comunicati che fissano date di ripresa prima e di rinvio dopo fino ad arrivare a ieri quando in un nuovo comunicato diramato dal dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti, viene fissata una nuova data (a questo punto occorre dire probabile) per il riavvio delle partite di campionato Under 19.

La data fissata è per il 20 Marzo 2021, salvo ulteriori e diversi provvedimenti che potrebbero essere emanati.

Sul comunicato si legge anche la data è fissata, ma:

“con ogni più ampia riserva, a tale proposito, di prevedere l’eventuale adeguamento del protocollo sanitario e di valutare, ove possibile e nel rispetto delle norme e regolamenti vigenti, l’ipotesi di un diverso format che possa consentire la conclusione dell’attività nel corso della corrente stagione sportiva. Si ricorda che, in ogni caso, in questo periodo le squadre potranno continuare a svolgere gli allenamenti nelle forme consentite dal DPCM del 14/1/2021.”

Allievi 2005, l’intervista a mister Davide Marchi

“Prediligo l’attività agonistica e sono consapevole che allenare questa fascia d’età comporta un impegno importante anche fuori dal campo che accetto con molta dedizione”

Davide Marchi è un allenatore del Settore Giovanile del Calcio Desenzano Calvina, la sua squadra è quella degli Allievi 2005 che partecipa al campionato provinciale di categoria.
Un gruppo consolidato che si ripropone anche quest’anno, la scorsa stagione ha infatti vinto “a tavolino” il campionato fermato dalla pandemia e proprio nel momento più bello della corsa della squadra gardesana. Purtroppo anche quest’anno il bel lavoro svolto nella preparazione rischia di non raccogliere i frutti sul campo, a tutt’oggi infatti il Covid è ancora a farla da padrona sui campionati.
Nella prima uscita stagionale il gruppo Allievi 2005 guidato da mister Marchi, vince 2-0 in casa, poi un nuovo alt imposto ai settori giovanili.
In questo periodo però la dedizione all’allenamento e la responsabilità di tutto il gruppo è talmente alta che con delle tabelle individuali gestite via web dall’allenatore.

Marchi di se come calciatore non ha molto da raccontare, ci parla con soddisfazione del periodo passato al Montichiari quando la squadra rossoblu gravita nel mondo dei professionisti. In quel periodo Marchi gioca nella squadra Allievi in un campionato che lo vede affrontare squadre di grande blasone come Milan, Inter e Atalanta. Poi con il passaggio tra gli Juniores, Marchi passa a Pozzolengo dove si concede il lusso anche di qualche presenza in prima squadra.

Come allenatore comincia invece al fianco di Grigoletto a Pozzolengo nella squadra Allievi. Marchi si appassiona e segue il suo mentore a Sirmione per un campionato con la squadra Giovanissimi. Poi arriva il momento in cui capisce che può avere in mano una squadra da solo e a Pozzolengo avvia la sua prima esperienza sulla panchina come primo allenatore. Poi il trasferimento a Desenzano e quest’anno viene confermato per il progetto del Calcio Desenzano Calvina.

Lei come giocatore ha smesso giovane. Perchè?
Alla base della mia scelta ci sono stati dei problemi personali, ma in fondo avevo intuito che dedicarmi al ruolo di allenatore in età giovane, mi avrebbe permesso di aprire porte che invece come calciatore mi ero reso conto che sarebbero rimaste chiuse

A Desenzano lei allena da diverso tempo. Ci racconta la sua esperienza?
Sono arrivato a Desenzano allenando la squadra Giovanissimi, nel periodo in cui il Desenzano era in Eccellenza, era un bel periodo della storia del club. Sull’entusiasmo la squadra che allenavo all’epoca, dal campionato provinciale ha acquisito il diritto a partecipare al campionato regionale. Poi nei due anni seguenti sempre con la gestione Locatelli, ho allenato la squadra Allievi. Successivamente con l’arrivo di Righetti che aveva accettato l’incarico di DS della prima squadra, ho allenato la Juniores Regionale fino al 2017. Tre stagioni per me molto positive

Nella sua carriera di allenatore ha sempre avuto a che fare con adolescenti, una fascia di età abbastanza critica per un individuo. Occorre una bella dedizione in un contesto così delicato, non trova?
Diciamo che mi piace molto l’attività agonistica, la prediligo alla scuola calcio e quindi sono consapevole che allenare questa fascia d’età comporta un impegno importante anche fuori dal campo. Lo accetto con molta dedizione

Allenare ragazzi adolescenti dicevamo, porta sempre un impegno importante. Secondo lei un allenatore in questa fascia di età, quanto conta dal punto di vista tecnico e quanto da quello educativo?
Dal punto di vista educativo conta moltissimo. Non voglio sbilanciarmi in un contesto così difficile, ma è certo che questi ragazzi ti vedono come un punto di riferimento passando tanto tempo con te. In alcuni casi io sono più presente dei loro genitori e questo mi rende coscente della mia responsabilità

C’è qualche ragazzo con cui ha mantenuto legami importanti anche dopo la fine del vostro rapporto professionale?
Certamente, anche più di uno e questo mi rende molto orgoglioso perchè sta a significare che oltre alla tecnica ho potuto far assimilare anche lezioni di vita

Ma un allenatore secondo lei può essere poliedrico al punto di poter allenare sia in “agonistica” che in “non agonistica”?
Ritengo che alla fine quando senti nelle tue corde una predisposizione per una determinata strada, percorri quella. Io mi sento più portato per la sfida e per la partita “vera” e quindi mi sto dedicando all’allenamento per le attività agonistiche piuttosto che per la scuola calcio. Non sottovaluto chi si dedica a quest’ultima, ma a un certo punto segui le tue capacità e quello che ti piace di più

Quindi nell’attività di base non ci si vede?
Non credo esista un allenatore in grado di allenare sia la prima squadra che i “piccoli amici” sono ruoli completamente diversi, quindi ti trovi di fronte ad una scelta

Ma una possibilità di panchina di prima squadra oggi, come la prenderebbe in considerazione?
Ho provato a Pozzolengo l’ebbrezza di allenare una prima squadra, volevo completare l’esperienza e vedere come ne sarei uscito. Ogni cosa al suo tempo

Cosa l’ha fatta decidere per il settore giovanile a Desenzano anzichè una carriera tra “i grandi”?
Ero appena diventato papà per la seconda volta. Vivo a Desenzano e quindi essere vicino a casa mi ha giovato. Consideriamo anche che la mia dedizione di allenatore è una passione, il mio lavoro è un altro. Lavoro nel settore alimentare per 8 ore al giorno

Visto che è entrato nella sfera privata, lei è papà di due figli maschi, li farà giocare a calcio?
Mattia ha sei anni, ha iniziato lo scorso anno la trafila nella scuola calcio del Desenzano. Andrea ha solo un anno, è ancora presto ma collocato in famiglia con un allenatore e un giocatore è probabile intraprenderà la stessa strada

E sua moglie cosa dice?
Simona porta sempre tanta pazienza

Ci sono episodi nella sua carriera che confermano che sta facendo un buon lavoro con il settore giovanile?
La mia soddisfazione è quando incontro ragazzi che ho allenato 10 anni fa che si fermano a salutarmi e a scambiare due parole. Penso che questo sia un grande riconoscimento di stima e lo prendo sempre come un piccolo successo per il mio lavoro svolto

Mister Marchi come si comporta con un ragazzo che salta spesso gli allenamenti?
Credo che alla base di tutto occorre sempre capirne il perchè. Io ho sempre insegnato e preteso buona educazione. Quando allenavo in prima squadra un giocatore che saltava due allenamenti avrei potuto farlo giocare ugualmente, nei ragazzi le dinamiche sono un po’ diverse dove contano più gli equilibri e la gestione del gruppo

Quest’anno lei ha costruito un bel gruppo sulle fondamenta della squadra dell’anno scorso. Purtroppo ancora uno stop. Come vede questa situazione?
Cerchiamo di essere ottimisti e mi auguro che i ragazzi possano tornare a giocare quanto prima. Si stanno tenendo in forma come possono, ieri hanno partecipato ad un corso comulativo sulla piattaforma zoom e si stanno dedicando anche alla pratica di yoga, una disciplina sottovalutata per il calcio ma che invece offre tante possibilità soprattutto in questo periodo

Ma la gestione di un gruppo di ragazzi che hanno una smisurata voglia di correre, come la sta vivendo?
E’ molto difficile da gestire. Mi confronto sempre con Matteo Alberti e Claudio Monese (Direttore e Responsabile del settore giovanile ndr) e dalle nostre telefonate si evidenzia il fatto che oltre a stare a casa dal divertimento vivono dalla loro camera anche le lezioni scolastiche. Un passo difficile per un adulto, figuriamoci per un ragazzo di 15 anni. Occorre trovare il guisto equilibrio, far loro passare troppo tempo sulle piattaforme diventerebbe un eccessivo peso e si potrebbe ottenere un effetto contrario

Lei che è un esperto nei rapporti con gli adolescenti, cosa va detto loro in questo periodo storico non indifferente?
Innanzitutto occorre trasmettere ottimismo. Poi far capire che ognuno di noi è responsabile per se e per gli altri. Potremmo essere tutti nella condizione di trasmettere il virus e sensibilzzarli su questo. Poche regole ma esposte nel modo giusto. Va anche detto che questi ragazzi hanno bisogno di divertirsi, di correrre e di giocare, credo quindi che quando potremo riprendere, l’aspetto tattico aspetterà un po’.

Live Zoom, i giovani interrogano Florindo e Sorbo

Dalle 17 di sabato 21 Novembre, allenatore e capitano del Desenzano Calvina incontrano online i ragazzi del settore giovanile

Un altro fine settimana senza allenamenti e senza partite.
La pandemia non vuole lasciare la presa e quindi occorre organizzarsi digitalizzandosi organizzando allenamenti e (ri)aggregando i propri tesserati via internet. È nata una didattica a distanza tutta sportiva.

I ragazzi del Settore Giovanile, non frequentano da tempo il Centro di Via Durighello e quindi nemmeno nella possibilità di carpire segreti dai “professionisti” della prima squadra.
Nasce così l’idea di un momento di incontro virtuale con il capitano Federico Sorbo e con l’allenatore Michele Florindo.
I due rappresentanti della Prima Squadra saranno a disposizione dei ragazzi (ma non solo visto che l’incontro è aperto a tutti) rispondendo ai loro quesiti su tutti gli argomenti.

Per partecipare al meeting segui le iscrizioni qui di seguito

  • scarica l’applicazione ZOOM CLOUD MEETING (è gratuita)
  • Aprila e senza registrarti seleziona ENTRA IN RIUNIONE.
  • In alto ti chiederà di aggiungere un meeting ID RIUNIONE e inserisci 9263268604
  • Clicca su ENTRA e alla richiesta PASSWORD RIUNIONE inserisci 879891
  • Premi OK
  • Il meeting consentirà inizialmente al solo host di utilizzare AUDIO e VIDEO, per ascoltare dovrai cliccare su VIA DEVICE AUDIO e poi sul microfono fino a quando comparirà la scritta UNMUTE (microfono rosso)
  • Per partecipare attivamente al meeting clicca sul microfono rendendolo MUTE (microfono bianco) e sull’ICONA VIDEO

Temporaneamente sospesa l’attività del settore giovanile

Come da DPCM si rende necessaria la sospensione che però continua online con allenamenti individuali con la connessione al proprio mister

Con il nuovo DPCM si rende necesaria la sospensione temporanea dell’attività del settore giovanile.

Con l’attenta guida dei rispettivi allenatori, i ragazzi in questo secondo lockdown potranno mantenere la forma fisica e atletica attraverso degli esercizi che i rispettivi allenatori impartiranno attraverso una piattaforma digitale. I ragazzi collegandosi ad internet, potranno così continuare ad allenarsi a casa per farsi trovare in forma alla ripresa dell’attività.

Il Settore Giovanile continua, corsi di Yoga per i nostri giovani

La maestra Rossella Roberti impartisce al “Durighello” lezioni ai nostri giovani talenti in attesa che la situazione sanitaria consenta la ripresa degli allenamenti

Lo yoga è un’antica pratica indiana che allena il corpo e la mente. L’enfasi è sullo stretching, sulla postura, sulla respirazione e sulla meditazione. Gli scienziati attribuiscono l’origine dello yoga al III-II millennio aC, ma nel calcio è mai stata un’abitudine allenarsi con questo metodo.

Ma alle porte del terzo decennio del 21° secolo, una pandemia capace di smorzare ogni forma di sport di contatto, mette a dura prova organizzazioni dedicate allo sport giovanile. Il Premier vieta in uno dei suoi dedcreti, la pratica dello sport di contatto, delle partitelle e pretende un rigoroso rispetto del distanziamento. Tutto quanto servirebbe per giocare a calcio.
Ma i nostri ragazzi scalpitano dalla voglia di scendere in campo anche se con metodologie diverse.
Il Desenzano Calvina, grazie all’attento studio di Matteo Alberti, Amadeo Cataldi, Claudio Monese e di tutto lo staff, decide di non fermarsi. Non lo fa nemmeno nei momenti di massima incertezza dedicando sempre e comunque attenzione alle norme di sicurezza.

Nasce così una collaborazione con Rossella Roberti maestra di Yoga.
Yoga?…
E con il calcio cosa c’entra?…
Forse nulla, ma se andiamo a ricercare un rapporto tra calcio e la disciplina orientale, ci accorgiamo che negli ultimi vent’anni tanti calciatori professionisti, anche quando nessun virus li costringe a pratica individuale, si dedicano allo yoga.
Nella Premier League per la maggior parte dei giocatori è una parte normale dell’allenamento, da quando si pratica yoga nelle sedute atletiche, i giocatori di calcio allo stretching correttamente e concentrandosi su questo per un’ora e più.
Ma anche il fuoriclasse della Juventus Cristiano Ronaldo è da tempo vicino alla pratica della disciplina, lo sono anche Maria Sharapova, Andy Murray, LeBron James, Ryan Giggs spesso portatori dei benefici tratti da questa pratica.

Ecco allora la sinergia tra le due discipline, ma la risposta che i ragazzi del settore giovanile del Desenzano Calvina danno all’iniziativa è a voce alta.
Sotto l’attenta guida della maestra Rossella Roberti prendono il via le prime di sedute di allenamento con l’attenzione diligente di tutti i componenti delle squadre purtroppo oggi al palo in attesa degli sviluppi pandemici.

Di seguito alcuni video con la maestra Rossella impegnata nell’insegnamento della pratica ai ragazzi del settore giovanile di tutte le annate